Diario di un vignaiolo: conclusioni

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Non credo che la vendemmia 2006 sarà ricordata piacevolmente in Liguria.
Agosto ha regalato grandine, vento e dieci giorni di pioggia continua (dal 10 al 20 più o meno), in un periodo critico per la maturazione delle uve tipiche della zona. In particolare penso che la situazione sia stata tragica per quei vitigni e quelle zone in cui al momento delle intemperie gli acini cominciavano ad essere teneri e fragili. I vitigni più tardivi o quelle zone in cui la maturazione era più indietro dovrebbero aver sofferto meno.


Nel mio caso (comune di Carro) il baco che quasi era maturo ha subito i danni maggiori in termini di acini spaccati e di foglie bucherellate.

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Il merlot che cominciava appena l’invaiatura ha resistito nettamente meglio. Dopo il 20 di Agosto la situazione è notevolmente migliorata metereologicamente, anche se è intervenuto qualche animale (i bene informati parlano di volpe o di tasso) a mangiare i grappoli di baco maturi e più vicini al terreno.

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Per quest’anno non credo che vendemmierò in quanto non dispongo ancora di una cantina appena adeguata. Ho consentito al vicino contadino di prelevare l’uva per il suo vino. Farà del pessimo “vino del contadino” di cui spero tuttavia mi omaggerà con qualche bottiglia.

Che cosa ho imparato in questi mesi in cui mi sono finto vigneron?

Carro mi sembra una zona discretamente vocata. Il merlot va in ivaiatura intorno a ferragosto, più o meno come in Friuli, e scusate se è poco…
Gli acini sembrano dolci e le piante sane.

– Qualche problema lo ha sollevato la grandine. Negli ultimi tre anni un pochino ha sempre grandinato. Global warming?

– La prossima potatura sarà più corta per il merlot e più lunga per il baco. Questo a causa della tendenza del primo a fare grappoli solo sulle prime ed ultime gemme del capo a frutto, e della estrema vigoria del secondo.

– Poterò più alto, a causa degli animali terrestri.

– Non cimerò più. L’operazione (forse eccessiva) eseguita a giugno ha privato di troppe foglie le piante proprio nel momento in cui il caldo torrido e improvviso ha determinato un fabbisogno maggiore di respirazione e di scambio termico. Temo che ciò sia stata la causa del momentaneo ingiallimento di alcune piante di baco.

Luk

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About Luca Risso

Luca non è un esperto di vino nel senso comune del termine, anzi non è affatto un esperto ma piuttosto un entusiasta del vino, un curioso di tutto ciò che è collegato con la cultura del vino del paese (Italia) e della regione (Liguria) in cui vive. La sua formazione personale lo rende particolarmente interessato agli aspetti teorici e tecnici della viticoltura e della vinificazione, al punto di piantatura una propria vigna microscopica e di produrre alcune bottiglie del Merlot. La sua esperienza è documentata nella rubrica "Vino in garage" del portale enogastronomico www.tigulliovino.it .

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