Diario di un vignaiolo: la diagnosi

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Ebbene, pare che il mistero sia stato svelato. Niente flavescenza, niente legno nero e/o altri giallumi e/o virosi. L’ingiallimento che ha colpito il mio filare pare banalmente essere dovuto ad una comune carenza minerale (ferro), denominata clorosi. L’ingiallimento ha colpito soprattutto le giovani piante di baco, che essendo un ibrido possiede il 50% di geni di vitis riparia, notoriamente sensibile al fenomeno. In più è a piede franco…
E’ stato interessante verificare che le piante più vecchie e con radici presumibilmente più profonde non sono interessate dalla clorosi, mentre il merlot, innestato su piedi selezionati, lo è solo moderatamente.
Il fenomeno è esploso con l’ondata di caldo dell’ultima settimana. Mi piacerebbe sapere se c’è un nesso reale tra l’andamento siccitoso e la clorosi, in modo da poter intervenire preventivamente.

Luk

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About Luca Risso

Luca non è un esperto di vino nel senso comune del termine, anzi non è affatto un esperto ma piuttosto un entusiasta del vino, un curioso di tutto ciò che è collegato con la cultura del vino del paese (Italia) e della regione (Liguria) in cui vive. La sua formazione personale lo rende particolarmente interessato agli aspetti teorici e tecnici della viticoltura e della vinificazione, al punto di piantatura una propria vigna microscopica e di produrre alcune bottiglie del Merlot. La sua esperienza è documentata nella rubrica "Vino in garage" del portale enogastronomico www.tigulliovino.it .

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